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“Debiti della sinistra? Novelli maghi della finanza nel Pdl”

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Una veduta panoramica di Andria

“Prima di parlare dei debiti delle amministrazioni di sinistra, i novelli maghi della finanza locale del Pdl dovrebbero almeno avere una crisi di coscienza, se gliene rimane”. Dopo la presa di posizione di Vincenzo Zaccaro, primo cittadino che ha preceduto Nicola Giorgino, è Vincenzo Caldarone, sindaco per due consiliature fino che ricorda come le amministrazioni di sinistra “hanno annullato i debiti fuori bilancio vecchi di decenni, chiudendo debiti per oltre 120 miliardi di lire, pari a 60 milioni di euro. Forse non hanno neanche idea della dimensione della cifra”.

Caldarone tira fuori i numeri, “traducendoli in euro per facilitare il confronto: contributo dello Stato per espropri 30 milioni circa, Patto tTerritoriale europeo e Patto Agricolo 100 milioni di euro, reddito di inserimento 15 milioni, Piano di Recupero di San Valentino (si quello che ancora adesso è bloccato) 8 milioni, P.I.T. , Piano Insediamenti Produttivi finanziati da fondi di rotazione e fondi europei, recupero evasione e banca dati tributaria, raddoppio tangenziale con fondi europei, chiusura di tutti i contenziosi per espropri mai fatti, incasso record di oneri di urbanizzazione per licenze e lottizzazioni, impiegati in lavori per il recupero degli ex quartieri abusivi (circa il 40% dell’abitato), fondi comunitari Interreg e altri pe le fogne, fondi regionali pe politiche sociali e cultura, , e così via per un elenco ancora molto lungo”.

L’ex sindaco sottolinea che non si è tratto di deficit “ma imponenti avanzi di bilancio, finanziamenti certi e liquidi, opere e progetti. Questo è il lascito delle amministrazioni di sinistra, in buona parte dissolto. D’altra parte non solo la memoria, ma la coscienza della città ne è profondamente consapevole. Ora la situazione è rovesciata. Fanno tenerezza le scuse di politici per la vicenda delle coop. Sociali e le scuole materne paritarie. Liquidità pervenute e utilizzate altrove, posti di lavoro sull’orlo della distruzione, cooperative strangolate da fisco e banche che non possono pagare, e parlano di cose di cui non sanno nulla”.

“Oltre la dolorosa vicenda delle cooperative sociali e paritarie, che va chiusa al più presto e non nel 2014, emerge ormai una seria questione strutturale di deficit di risorse. Non si risolve con gli interventi al sonnifero, bisogna mettere in campo progetti idee alleanze. Attrarre investimenti e finanza, mettere a sistema molte opportunità , agire con equità e trasparenza per richiedere sacrifici” afferma Caldarone che raccoglie la sfida. “Ho letto che Vincenzo Zaccaro ha lanciato la ‘provocazione’ di un confronto pubblico. Benissimo, mi piacerebbe partecipare, non tanto per parlare di passato, ma per discutere e magari competere sul futuro, unico ad interessare la comunità, e unica discussione che può ridare alla politica dignità, concretezza, partecipazione. Se la politica può ridiventare questo, allora il suo futuro può tornare ad interessare me e molti altri”.

La polemica sui debito dell’amministrazione comunale è partita del Movimento Cinque Stelle a cui aveva risposto il commissario del Popolo della Libertà Aldo Balducci che aveva denunciato come la situazione debitoria provenga dal passato.

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