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“Sprechi e conti camuffati ma l’amministrazione continua a far finta di niente”

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Una recente seduta di consiglio comunale ad Andria

“Ha speso e continua a spendere in maniera sconsiderata, più di quanto le entrate lo consentano”. I partiti di opposizione non hanno dubbi sull’amministrazione del sindaco Nicola Giorgino (Pdl). Due mesi fa l’approvazione in aula bilancio consuntivo 2012 con il voto contrario dell’opposizione e il parere contrario dei revisori dei conti. Mentre si attendono gli esiti delle verifiche della Corte dei conti, il centrosinistra andriese  attacca: “Questa amministrazione, tuttavia, continua imperterrita a far finta di non capire che deve cambiare registro”.

Sotto accusa “sperperi e cerimonie” mentre “forniture e servizi essenziali rischiano di non essere più garantiti per il futuro” e attendono da mesi che il Comune paghi i propri debiti. Come nel caso delle cooperative sociali e delle scuole materne paritarie che, scrivono in una nota Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Andria 3, Italia dei Valori, La Risposta e L’Alternativa, “è stato portato in consiglio comunale dalle opposizioni” ed è “emblematico di servizi essenziali alle fasce deboli della città che dopo tanti anni sono seriamente messi a repentaglio”. Per questa emergenza specifica il sindaco Giorgino ha spiegato che i soldi necessari a pagare parte dei contributi in sospeso saranno prelevati dagli incassi dell’Imu.

Secondo i consiglieri di opposizione l’amministrazione di centrodestra conosceva il difficile quadro economico degli enti locali già dal suo insediamento ma “ha fatto finta di niente, lanciandosi in sperperi quotidiani e magnificenze varie, gravando ulteriormente sulle tasche dei cittadini”. Per poi “camuffare i conti per il dare il senso che tutto quadra”.

L’approvazione del consuntivo 2012 rivelò la presenza di un avanzo di amministrazione di 1,6 milioni di euro. “Dove stanno quei soldi?”, chiede l’opposizione e spiega che, nonostante la somma a disposizione la giunta ha poi richiesto al Governo un’anticipazione di liquidità di 24 milioni, ottenendone 15 e “accendendo così un mutuo che peserà sulle future generazioni per circa 30 anni”. Inoltre, “con questa liquidità l’amministrazione dovrà soddisfare, in ordine cronologico e secondo criteri previsti dalla norma, i debiti contratti che ha preferito ignorare continuando a spendere e spandere”.

In ogni caso, l’opposizione chiede spiegazioni alla maggioranza: “Come mai in poco tempo si è giunti a questa così precaria condizione? Quante volte le minoranze hanno fatto rilevare che la politica economica di questa amministrazione, sin dal principio, era rischiosa e priva di senso? Quante volte hanno sottolineato che i bilanci di previsione erano libri di sogni e i bilanci consuntivi non erano aderenti alla realtà dei fatti, come più volte rilevato dai Revisori dei Conti?”.

“Mai questa amministrazione – continua la nota – ha voluto cogliere tutti questi segnali e cambiare rotta. Anzi: ha peggiorato il suo modo di comportarsi, non curandosi di paure legittime dei cittadini che ora sono dura realtà. Oggi i fatti danno ragione in tutto alle opposizioni: i fornitori sono in fibrillazione, i cantieri chiudono, i lavoratori perdono il posto, i servizi si riducono, i decreti ingiuntivi aumentano e gli andriesi iniziano a riversarsi in piazza, arrabbiati e delusi”. E se di fronte a questo “delicato stato di cose” la maggioranza “non vuole fare ammenda”, “si assuma il rischio del crescente malcontento – concludono i partiti di minoranza – perché ormai molti faticano a mettere il pane in tavola”.

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